Emergency

giornale di cantiere  

un blog costruttivo



HOME


ARCHIVI

marzo 2002
aprile 2002
maggio 2002
giugno 2002
luglio 2002
agosto 2002
settembre 2002
ottobre 2002
novembre 2002
dicembre 2002
gennaio 2003
febbraio 2003
marzo 2003
aprile 2003
maggio 2003
giugno 2003
luglio 2003
agosto 2003
settembre 2003
ottobre 2003
novembre 2003
dicembre 2003
gennaio 2004
febbraio 2004
marzo 2004




e-mail
giornale_di_cantiere@yahoo.it


This gif is freely copyable. Just right click, save
Powered by
RSSify at WCC





Feed Atom

convertito in



dal tocco magico
di A. Cavedoni



Blog e dintorni

fragments of wishdom
Leonardo
willy-nilly
POLAROID
Ludik
skip intro
Blogorroico
Diario di bordo
101ism
Bellacci
Valido
Giardino di cemento
Voglia di Terra
Pandemia
Zu
Strelnik
Blogger di guerra
Arsenio
le strade bianche
Arkangel
Photoblogger
Gonio
Hotel Messico
Architectura
Il fiore del cactus
brekane
Haramlik



la directory dei blog italiani



Blog Star Death Match
due discutono
uno vince



Bloogz
motore di ricerca
dei blog





Al momento della sospensione questo blog era stato visitato per 25.000 volte
(1.000 più, 1.000 meno)


22 marzo 2004
 
catena.jpgNon avevo mai visto da vicino una catena di montaggio. È successo in una piccola fabbrica dove tutti gli operai si chiamano per nome, niente di sconvolgente... eppure quei nastri che avanzano a piccoli scatti inarrestabili mi hanno fatto provare subito un'angoscia profonda.
Tutte le mattine ritrovarsi allo stesso posto, con gli stessi rumori, gli stessi odori, per compiere gli stessi gesti. Otto ore al giorno per anni, il nastro che avanza, il lavoro che non comincia e non finisce mai.

Certe volte si dimenticano i motivi di una scelta. Tra quelli che mi hanno portato ad amare questo mestiere c'è l'insofferenza per la routine assoluta, la passione per il vagare nomade (o randagio, certe volte) tra cantieri, clienti, compagni di lavoro sempre diversi. La soddisfazione che dà portare a termine quello che hai cominciato, la tensione nell'affrontare problemi sempre nuovi e sempre diversi. Tutto entro limiti piuttosto ristretti, ma sufficienti per non farti sentire un animale in gabbia. E sentire sulla pelle le stagioni che si rincorrono.




Comments: Posta un commento


This page is powered by Blogger.